n°100…può aumentare velocemente il livello idrico nel Garda?

n°100…può aumentare velocemente il livello idrico nel Garda?
…n° 100.
Con oggi pubblico appunto il mio centesimo articolo…e neanche me ne sarei accorto a dir il vero se non fosse per il sito che li numera in automatico.
Per l’occasione voglio quindi proporvi qualche curiosità e “stranezza” legata alla crescita e decrescita del livello del Lago.
Questa estate ne abbiamo sentite davvero di tutti i colori su questo argomento…nei miei articoli e post ho provato però sempre a riportare fatti reali, presentandoli nella corretta prospettiva, fatta di dati, letture idrometriche ufficiali e precedenti storici documentati.
Il Lago di Garda può diminuire il suo livello velocemente, anche oltre un cm al gg, ed é “normale” che accada?
Si certamente e normalmente accade in stagione irrigua (aprile – settembre) e a giudicare dal numero di accessi registrati su alcuni siti di monitoraggio idrico, direi che ormai l’hanno imparato in molti.
Ma il Lago, oltre cha abbassarsi, può anche alzarsi velocemente?
Si, eccome…
C’è un fenomeno, che si chiama “Sessa”, una specie di marea per capirci, ma molto molto veloce, che fa salire (e poi scendere) il livello del Lago di parecchi cm in pochi minuti.
Il Malfer, per esempio, ne documentò parecchie di Sesse, tra cui quella del 5 agosto 1917, una sessa che sopraelevò il Garda di 30 cm, che non durò, tra salita e discesa, oltre i 30min.
Io stesso nel 2004 fui testimone di una Sessa velocissima che “toccai con mano” e mi lasciò fortemente incuriosito.
Il tutto si svolse così: in un attimo la corrente che scendeva verso sud, nel suo moto regolare, si fermò quasi di colpo per pochi secondi, per poi invertire la sua direzione e risalire i canali di Peschiera, invece che discenderli come di norma.
Le alghe, come bandiere spinte dal vento, si posizionarono verticali al fondo per quei pochi secondi di fermo corrente, per poi essere spinte verso la nuova direzione della corrente, a nord.
L’acqua, nell’angolo del porto dove ero seduto, invertendo la corsa, per via della grande spinta impressa dalla Sessa, faceva piccoli mulinelli (vortici), portando un innalzamento del livello di una ventina di cm, tanto che i miei piedi che sfioravano l’acqua li trovai, con sorpresa, in un attimo completamente immersi.
Ecco…questo é il fenomeno della Sessa.
É una cosa del tutto naturale, abbastanza frequente seppur a volte impercettibile e non indotta dalla diga, come qualche volta ho sentito addurre a spiegazione.
Vi era prima e vi é tutt’ora.
Quindi il Lago subisce anche un’occasionale onda di marea?
Si certo…anche se credo sia improprio come termine, ma almeno rende l’idea.
Ma sono altri i fenomeni, di cui oggi avremo tanto bisogno, che hanno caratterizzato il livello del Garda, in questo caso “pre-regolazione artificiale”, ovvero pre-diga.
Tra il 14 e il 15 maggio del 1926, in un solo giorno quindi, il Garda si alzò di ben 7 cm e di ben 9 cm tra il 15 e il 16 e in egual misura tra il 16 e il 17.
Guadagnò alla fine, in solo 18 giorni, dal primo al 19 di quello stesso mese e anno, ben 48 cm di livello, una stima quindi di oltre 177.000.000 di metri cubi d’acqua.
Questo é quanto successe allora grazie a forti precipitazioni, senza una regolazione artificiale (diga) e con un bacino idrografico probabilmente in grado di riversare ogni singola goccia di acqua nel suo “contenitore” naturale…il Lago.
Il Garda allora, a seconda delle stagioni, poteva variare da livelli compresi tra +190 cm sopra lo zero idrometrico a -40 cm sotto lo zero.
Lago basso? Lago alto?…anche anticamente si cercavano “colpevoli”…
Un esempio su tutti?
Nel XVI sec, quando fu costruita la fortezza di Peschiera del Garda, alcuni comuni la ritennero respondabile di un ipotetico aumento del livello del Lago, in quanto posta all’inizio e nel mezzo dell’unico emissario del Garda, il Mincio…ma chissà se allora era più l’invidia a parlare che vere questioni idrauliche.
Oggi il regime artificiale del Lago lo contiene tra livelli compresi, in virtù del voto n°55 dell’11 marzo del 1965, da +15 cm a +140 cm (salvo eccezioni).
Per concludere é giusto ricordare che la diga di Salionze, ovvero l’Edifico Regolatore del Lago di Garda, ha regimentato questi importanti episodi, garantendo anche la sicurezza idraulica e dato una “stabilità” al Garda, anche se pagata a caro prezzo, in relazione al suo habitat e ittiofauna.
Le regimentazione del ’65 ha permesso di avere “quote” sotto cui non costruire e quote di sicurezza da dove farlo e su cui basarsi nelle progettazioni…sembra cosa scontata, ma non lo è.
Su questa regimentazione, di fatto, si é costruita la fortuna del comparto agroalimentare mantovano, oggi tra i più importanti d’Italia, cosi come quella del settore turistico gardesano, ancora oggi in continua crescita, che rappresenta uno dei principali poli turisitici del Veneto, quando il Veneto rappresenta la prima regione italiana per ricettività turistica.