Il futuro “ex Regio Stabilimento di Pescicoltura”
Quelle che vedete sono centinaia di migliaia di uova di Alborella…deposte nello stabilimento ittiogenico di Porto Ceresio, Lago di Lugano.
La metodica è totalmente naturale, non vi sono “spremiture” per ottenere le uova, né fecondazione artificiale…la Alborelle, per la loro fragilità e dimensione, non vengono infatti toccate dall’uomo, ma solamente poste in condizione ottimale per poter deporre secondo istinto.
E’ far trovare il substrato idoneo e la temperatura corretta per stimolare la “frega” (atto della deposizione e fecondazione delle uova) il fattore principale da ottenere.
L’efficacia di questo sistema l’ho potuto vedere e comprendere proprio la, in Svizzera, alla presenza degli ittiologi che hanno codificato questo procedimento, che stà contribuendo a ripopolare il Lago di Lugano di Alborelle che, come per il Lago di Garda, verso fine degli anni ’90 sono andate in contro ad una velocissima decrescita fino quasi a scomparire.
Oggi, grazie al gruppo di lavoro che ho creato (Comune di Peschiera del Garda, GreenForest-Verona, Studio Architettura Molon-Verona, Gardaland Sea-Life, Veneto Agricoltura), che ha già attenuto il finanziamento dalla Fondazione Cariverona, siamo pronti per replicare l’esperienza Svizzera sul Lago di Garda, a Peschiera del Garda.
Abbiamo già fatto il progetto, sia strutturale che impiantistico, identificato lo stabile, richiesta la concessione e la futura gestione.
Il futuro “ex Regio Stabilimento Ittiogenico di Peschiera del Garda”, che nell’800 e primi ‘900 era considerato il più prolifico d’Italia, diventerà il punto di riferimento per la riproduzione dell’Alborella e sarà anche un percorso didattico per tutte le scuole per visitare e vedere come nasce il pesce, come evolve un ambiente naturale e come fare per preservarlo….temi di importanza pari alle azioni di tutela e ripristino ambientale.
La metodica è totalmente naturale, non vi sono “spremiture” per ottenere le uova, né fecondazione artificiale…la Alborelle, per la loro fragilità e dimensione, non vengono infatti toccate dall’uomo, ma solamente poste in condizione ottimale per poter deporre secondo istinto.
E’ far trovare il substrato idoneo e la temperatura corretta per stimolare la “frega” (atto della deposizione e fecondazione delle uova) il fattore principale da ottenere.
L’efficacia di questo sistema l’ho potuto vedere e comprendere proprio la, in Svizzera, alla presenza degli ittiologi che hanno codificato questo procedimento, che stà contribuendo a ripopolare il Lago di Lugano di Alborelle che, come per il Lago di Garda, verso fine degli anni ’90 sono andate in contro ad una velocissima decrescita fino quasi a scomparire.
Oggi, grazie al gruppo di lavoro che ho creato (Comune di Peschiera del Garda, GreenForest-Verona, Studio Architettura Molon-Verona, Gardaland Sea-Life, Veneto Agricoltura), che ha già attenuto il finanziamento dalla Fondazione Cariverona, siamo pronti per replicare l’esperienza Svizzera sul Lago di Garda, a Peschiera del Garda.
Abbiamo già fatto il progetto, sia strutturale che impiantistico, identificato lo stabile, richiesta la concessione e la futura gestione.
Il futuro “ex Regio Stabilimento Ittiogenico di Peschiera del Garda”, che nell’800 e primi ‘900 era considerato il più prolifico d’Italia, diventerà il punto di riferimento per la riproduzione dell’Alborella e sarà anche un percorso didattico per tutte le scuole per visitare e vedere come nasce il pesce, come evolve un ambiente naturale e come fare per preservarlo….temi di importanza pari alle azioni di tutela e ripristino ambientale.