Il “duplice” sistema difensivo di Peschiera nella visione dell’ing. Monjeutain

Il “duplice” sistema difensivo di Peschiera nella visione dell’ing. Monjeutain
Da un’idea di Francesco Tensini, che propose di costruire una “traversa” muraria a protezione del Ponte dei Voltoni e soprattutto dei mulini, siti nel Canale di Mezzo, che piรน o meno doveva trovarsi dove oggi c’รจ l’Isola dei Terrai (isolotto), l’ing. francese Monjeutain progettรฒ un “๐™Ž๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™š๐™ข๐™– ๐™™๐™ž๐™›๐™š๐™ฃ๐™จ๐™ž๐™ซ๐™ค ๐™ž๐™™๐™ง๐™–๐™ช๐™ก๐™ž๐™˜๐™ค”.
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Comunque, come si vede in questa planimetria del 1704, disegnata proprio dall’ingegnere francese, le mura di Peschiera sono avvolte da un altro sistema murario esterno verso sud.
Questo raddoppio della cinta muraria avrebbe avuto il compito di sbarrare le acque del Lago di Garda, con lo scopo di far aumentare il livello idrico nei canali, soprattutto nella Fossa Reale (quella che si trova sotto il campo sportivo per intenderci) proprio come sistema difensivo ulteriore, in aggiunta a quello murario che conosciamo.
La chiusa, ovvero la diga di questo sistema, si sarebbe dovuta trovare piรบ o meno nella zona oggi occupata dalla punta piรน a sud dell’Isola dei Terrai, quella che guarda i Setteponti insomma.
Inoltre, teoricamente, questo sistema avrebbe prodotto volutamente in caso di necessitร  (aprendo la chiusa/diga) un’inondazione del fronte difensivo verso Verona.
Questo progetto non venne comunque mai realizzato, ma prese piede proprio come detto prima, da un’idea del Tensini.
Con le frecce bianche, nelle foto allegate sotto, ho indicato la chiusa/diga che avrebbe attivato questo sistema difensivo idraulico.
Inoltre, piccola curiositร , ho indicato anche la sponda sinistra del Canale di Mezzo dove c’รจ Il Padiglione degli Ufficiali in quanto si nota bene come la sponda fosse ancora irregolare e non costruita come l’attuale fondamenta.
L’ho fatto perchรฉ durante gli scavi propedeutici al restauro del padiglione, la Soprintendenza Abap Verona ha ritrovato ed esaminato proprio il terreno che degradava dolcemente a riva, fino a toccare le acque del Canale di Mezzo, scoprendo ciรฒ che si vede in questo disegno.
ร‰ quindi bello ritrovare coincidenza di una evidenza archeologica con una mappa cosรฌ accurata come quella del Monjeutain.