La resilienza del Lago di Garda

La resilienza del Lago di Garda
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Nessuno avrebbe mai immaginato, ripensando alla situazione che ancora si presentava ad inizio aprile, che il Lago di Garda sarebbe mai riuscito in un’impresa come questa…ovvero superare la soglia del metro sopra lo zero idrometrico.
Oggi siamo a +102 cm.
Certo, il Garda non Γ¨ nuovo a queste situazioni.
PiΓΉ volte infatti ho cercato uno “storico” rispetto crisi idriche passate, tornando indietro fino al secolo scorso, quando i livelli sopra lo zero scesero, per esempio, molto di piΓΉ degli ultimi minimi registrati…questo per cercare un confronto che potesse meglio contestualizzare la situazione.
Nonostante sia regolato artificialmente dagli anni ’50 attraverso l’Edificio Regolatore (diga di Salionze), il Lago di Garda ha normalmente delle piene e delle magre, che possono essere, a loro volta, piΓΉ o meno intense, ma sempre “gestite”.
Se poi andiamo a vedere come si regolava naturalmente, ovvero prima dell’entrata in funzione dell’Edificio Regolatore, risulta evidente come l’escursione tra minimi e massimi fosse ancora piΓΉ marcata dell’attuale.
Lasciando finalmente da parte il discorso siccitΓ  e livelli, piΓΉ volte volutamente o meno fraintesi, risulta evidente come il Garda abbia una grande capacitΓ  di resilienza.
Infatti, nonostante la crisi idrica che si Γ¨ palesata bene o male giΓ  a partire da fine 2021 fino a un mese fa, il Lago Γ© riuscito a mantenere ed ulteriormente migliorare la qualitΓ  del suo corpo idrico (esposizione dati Fondazione E.Mach – Forum del Garda 11 maggio 2023).
In alcune zone sono addirittura cresciuti, in controtendenza, nuovi canneti e anche se Γ¨ solo una mia considerazione senza dati scientifici, frutto della semplice osservazione, sembra di notare un recupero, seppur lento, di alcune specie ittiche come l’Alborella, che dopo anni Γ© timidamente tornata a farsi notare.
Per quello che mi riguarda una considerazione in questo quadro generale Γ¨ presto fatta, il Lago di Garda ha espresso di fatto un concetto, che riassumo con queste semplici parole per dargli voce :”…π™–π™£π™˜π™π™š π™£π™šπ™‘π™‘π™š π™™π™žπ™›π™›π™žπ™˜π™€π™‘π™©π™–’ 𝙨𝙀𝙣𝙀 𝙨𝙩𝙖𝙩𝙀 π™žπ™£ π™œπ™§π™–π™™π™€ π™™π™ž π™₯π™§π™šπ™£π™™π™šπ™§π™’π™ž π™˜π™ͺ𝙧𝙖 π™™π™ž π™’π™š, π™˜π™€π™£ 𝙦π™ͺπ™–π™‘π™˜π™π™š π™–π™žπ™ͺ𝙩𝙀 π™žπ™£ π™₯π™žπ™ͺ’ π™¨π™–π™§π™šπ™ž π™˜π™šπ™§π™©π™–π™’π™šπ™£π™©π™š π™žπ™£ π™œπ™§π™–π™™π™€ π™™π™ž π™›π™–π™§π™š π™–π™£π™˜π™€π™§π™– π™’π™šπ™œπ™‘π™žπ™€”.
A fine luglio cominceremo i primi test a Peschiera del Garda in vista della piantumazione di nuovo canneto e posa dei letti di frega per le specie ittiche, il tutto finanziato con il Bando Habitat della Fondazione Cariverona, Regione Veneto e Veneto Agricoltura.
Saranno tre anni di lavori…per un progetto che sono fiducioso potrΓ  aiutare il Garda a trovare un metodo per ristabilire parte dei suoi equilibri.