26,8 anni…la lunga marcia dell’acqua del Garda.

26,8 anni…la lunga marcia dell’acqua del Garda.
…26,8 anni, oltre 9.700 giorni, tanto è il tempo necessario per cambiare l’intero volume di acqua del Lago di Garda.
Pensate che oggi, ottobre 2020, è praticamente terminato l’intero ciclo di ricambio idrico iniziato a febbraio del 1994, idealmente un viaggio dalla foce dal fiume Sarca, il più grande dei 25 immissari gardesani, fino al fiume Mincio, unico emissario.
Incredibile vero?
Questa enorme massa di acqua, un centimetro è equivalente a 3.699.800 metri cubi, mantiene il suo attuale livello, tra massimi e minimi, in virtù di una norma del “Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”, la n°55 dell’11/03/1965, emanata dopo l’entrata in funzione della diga nel 1960, che ha di fatto modificato l’alveo del Lago e la sua laminazione/derivazione stagionale, da naturale ad artificiale.
Questa radicale modifica del bacino gardesano, ovvero la diga, oltre ad alcuni aspetti negativi che vi racconterò, magari in un prossimo articolo, ha avuto però il pregio di garantire disponibilità costante di acqua per lo sviluppo agricolo, di cui il paese aveva bisogno, soprattutto durante la forte ripresa economica di fine anni ’50.
Inoltre ebbe modo di limitare le grandi esondazioni, avvenute per esempio, nel 1872, 1874 e 1879, in cui si arrivò, con il livello delle acque, fino a 2,17 mt sopra lo zero idrometrico e nel 1960, con un livello fino a 2,12 mt.
Per capirci, lo zero idrometrico si calcola sul livello del mare, rilevato a Peschiera del Garda, che si attesta su 64,027mt.
Da questa misurazione di riferimento si calcola poi il livello del Garda, oggi a 88 cm sopra, appunto, lo zero idrometrico.
Vista la profondità ufficiale del Lago di 346mt, risulta anche che il Garda, rispetto l’altezza dell’invaso sullo zero idrometrico, rappresenta la “cripto-depressione” più profonda d’Italia, collocando, pensate, il suo punto di massima profondità, a oltre 280mt sotto il livello del mare…un altro “primato” quindi, magari meno conosciuto e importante rispetto ad altri, ma che però dimostra come il Lago di Garda abbia sempre tanto da raccontarci.
Nessuna giornata in cui si è imparato qualcosa è andata persa – Cit. David Eddings