Siccità ed inzio stagione irrigua…quali rischi per il Lago di Garda?

Siccità ed inzio stagione irrigua…quali rischi per il Lago di Garda?
Arriva un momento dell’anno in cui dall’Edificio Regolatore del Lago di Garda (diga di Salionze) la portata dell’acqua in uscita comincia ad aumentare, dopo la “pausa” invernale, per fornire acqua alle esigenze agricole.
Questo è quel momento dell’anno!
La fuoriuscita di acqua dall’Edificio Regolatore del Lago di Garda, detta “derivazione”, si attesta ancora a 14mc/sec, con un’altezza sullo zero idrometrico di 105 cm.
Nonostante la possibilità di aumentare il deflusso in uscita dalla diga sia già possibile, l’ente preposto AIPO, in collaborazione con i Consorzi del Mincio, ancora non ha dato seguito a tale aumento.
Con grande lungimiranza si spera che le imminenti pioggie possano far ritardare l’aumento della portata in uscita per l’irrigazione, generando così un risparmio idrico ulteriore.
L’ingresso di acqua nel Lago dal Sarca e dei suoi principali affluenti si è attestata, bene o male negli ultimi 4 mesi a quella che esce dalla diga, in quanto almeno da dicembre 2021 il livello, nonostante la forte siccità, è rimasto pressochè costante.
Oggi la preoccupazione è che la grande siccità, nonostante le pioggie previste per tutto il fine settimana, possano non essere suffcienti a colmare la “sete” di acqua accumulata.
La situazione del Fiume Po risulta critica e potrebbe esserci il rischio che venga richiesto al Lago di Garda un apporto maggiorato di acqua in uscita, oltre la norma n°55 del 1965 che ne regola il deflusso, da riversare nel Fiume Po, per rallentare il “cuneo salino” in entrata dal mare causato dagli scarissimi livelli in uscita.
E’ un’evenienza che speriamo non si concretizzi, ma in caso dovrà “salire in cattedra” il principio per cui il Garda non rappresenta solo un bacino idrico artificiale da spremere in caso di necessità, ma un ecosistema delicato e con esigenze da rispettare.
L’apporto in metri cubi che potrebbe offrire al Fiume Po per contrastare il “cuneo salino” risulterebbe probabilmente trascurabile in relazione alla portata necessaria per contrastare questa tendenza.
Bisogna valutare gli impatti che sarebbero causati dalla dimunuzione troppo veloce dei livelli del Lago di Garda…in relazioni ai reali benefici per cui sono richiesti.
Il Lago di Garda, grazie ad AIPO, Consorzi del Mincio e la Comunità del Garda comunque si è preparato per affrontare al meglio la stagione estiva, risparmiando quanta più acqua possibile in inverno e ora può affrontare una stagione estiva al meglio, nonostante la grande siccità che c’è stata.
Gli usi plurimi delle acque del Gardesane sono sempre stati garantiti e sempre lo saranno, ma bisogna valutare bene fino a che punto possano venire “estesi” e cominciare a pensare all’habitat e all’ecosistema, a cui bisogna riconoscere e l’ho detto varie volte, un ruolo primario anche per lo sviluppo turistico ed impreditoriale e con tutto il rispetto, non deve essere valutato per importanza “secondo a nessuno”.

Ringrazio il sig. Franco Lanfredi per avermi concesso di utilizzare questo suo bellissimo video dell’Edificio Regolatore del Lago di Garda, girato il 4 luglio 2021, quando la derivazione era ad 85 mc/sec.
Si notano i 3 archi centrali delle paratoie per la derivazione del Garda-Mincio, a sinistra la paratoia del Canale Virgilio e quella piccola a destra della Seriola.