Porta Brescia si sveste del suo vecchio abito

Porta Brescia si sveste del suo vecchio abito
𝙋𝙤𝙧𝙩𝙖 𝘽𝙧𝙚𝙨𝙘𝙞𝙖 𝙨𝙞 “𝙨𝙫𝙚𝙨𝙩𝙚” 𝙙𝙚𝙡 𝙨𝙪𝙤 𝙫𝙚𝙘𝙘𝙝𝙞𝙤 𝙚 𝙡𝙤𝙜𝙤𝙧𝙤 𝙞𝙣𝙩𝙤𝙣𝙖𝙘𝙤 𝙚 𝙨𝙞 𝙥𝙧𝙚𝙥𝙖𝙧𝙖 𝙖 𝙫𝙚𝙨𝙩𝙞𝙧𝙨𝙞 𝙘𝙤𝙣 𝙖𝙗𝙞𝙩𝙞 𝙣𝙪𝙤𝙫𝙞…
Terminati i lavori strutturali da qualche mese, importanti perchè hanno riconsegnato alla porta l’identità strutturale pensata dalla Serenissima nel ‘500, le temperature permettono ora la posa del nuovo intonaco, dopo le doverose indagini e autorizzazioni da parte della Soprintendenza.
Proprio la parte di intonaco esterno, che é la fase finale di questo restauro, può essere applicata quando le temperature ed il meteo lo consentono.
In inverno infatti é sconsigliabile fare questo lavoro in quanto la resa e la presa soprattutto del materiale sulla facciata potrebbe risultare non ottimale.
Questo é il motivo per cui Porta Brescia é rimasta diciamo qualche mese in attesa della conclusione del restauro…é stato un “passo obbligato” diciamo, proprio per la volontà di fare il lavoro nel miglior modo possibile.
Questo passaggio infatti consegnerà alla facciata di Porta Brescia (fronte centro storico) una nuova “pelle”.
Come si vede dalle foto è stata completamente riportata a pietra, pronta per ricevere quindi il nuovo intonaco.
Ci sarà anche un’illuminazione adeguata pensata per esaltarla, di modo che possa brillare e mostrarsi a noi chiaramente già dal ponte San Giovanni e piazza Benacense, camminando verso via Roma.
Immagino infatti che la sera, proprio stando in questi luoghi, Porta Brescia si mostrerà in modo importante ai nostri occhi.
Sarà uno spettacolo, che si aggiungerà al già ricco panorama Arilicense.
Siamo quindi davvero agli sgoccioli di questo primo delicato lavoro di restauro e recupero di Porta Brescia ma adesso, sulla scorta delle indicazioni ottenute dalla Soprintendenza, circa la scelta dei materiali e colori per l’intonaco, guarderò subito alla facciata interna di Porta Verona, essendo chiaramente assimilabile per periodo storico e quindi per modalità di restauro alla sua sorella minore.
Un percorso autorizzativo già noto quindi, che renderà i prossimi interventi più veloci, come é stato per il recupero del Bastione San Marco, che ha permesso velocemente di intervenire poi sul Bastione Querini, ricalcando le stesse tecniche utilizzate precedentemente.
Tutto questo quindi ci permetterà di intervenire sul Bastone Tognon, utilizzando i fondi stanziati dal Ministero del Turismo per i siti UNESCO.
Quest’ultimo progetto è già in fase di realizzazione e conto a breve di poterne dare notizia più in dettaglio, così come ho fatto per tutti gli altri interventi eseguiti sul nostro importante patrimonio storico…patrimonio di tutti noi.