LIFE-Carpione. Il Lago di Garda unito risponde all’unanimità

LIFE-Carpione. Il Lago di Garda unito risponde all’unanimità
Oggi, 4 ottobre, viene consegnata la candidatura per il progetto di tutela e recupero del Carpione, il “principe delle profondità gardesane” come lo avevo ribattezzato in un articolo pubblicato su questo mio sito web, attraverso un bando europeo LIFE.
Il LIFE-Carpione si pone l’obiettivo di ripristinare determinate zone di frega di questo salmonide, che rappresenta, é giusto sempre ricordarlo, l’unico endemismo gardesano.
Verranno quindi calate sui fondali uova embrionate di Carpione, provenienti dallo stabilimento ittiogenico che da anni lo mantiene vivo in cattività, monitorando successivamente la schiusa, attraverso l’utilizzo di droni subacquei.
Contestualmente saranno recuperate e rimosse le “reti fantasma” in profondità, che spesso sono inutili trappole mortali per moltissime specie ittiche, andando anche a contenere specie alloctone invasive.
Questi, in estrema sintesi, sono i punti salienti del progetto che, dal mio punto di vista, ha già ottenuto una grande vittoria.
Infatti vede la partecipazione, come co-finanziatori, di tutti i comuni gardesani.
Ci sono davvero tutti!!
Tutte le amministrazioni insieme dimostrano quindi alla Comunità Europea, con un messaggio chiarissimo, che un intero territorio, che va oltre i confini comunali, provinciali e regionali, vuole il recupero di questa specie simbolo, una specie che ha rappresentato l’eccellenza gardesana sin dall’antichità ma che oggi, purtroppo, risulta inserita nella Red-List internazionale come specie a forte rischio estinzione.
Il Carpione fa parte del Lago di Garda e della sua storia e battersi per tutelarlo, cercando di assicurargli un futuro, mi pare possa essere qualcosa su cui le genti gardesane possano tranquillamente concordare, riconoscersi e collaborare insieme…come di fatto sta accadendo.
Partiamo quindi per questa avventura, che onora anche i punti del Contratto di Lago.
La Comunità del Garda sarà capofila di progetto, dimostrando ancora una volta l’importanza del suo ruolo di coordinamento a servizio del Garda, forte come detto dell’appoggio concreto di tutte le amministrazioni gardesane e della Regione Lombardia che ha co-finanziato in modo importante, insieme al supporto di Regione Veneto e di molte ass. di pesca sportive, ass. di categoria, AGS e Garda Uno, Gardaland Sea-Life, ecc…
Il progetto, se sarà selezionato e lo sapremo solo nel 2023, avrà una durata di 4 anni e potrà dare il via ad una consequenzialità di attività propedeutiche anche per futuri progetti di tutela dell’habitat, visto anche il sostegno di tante realtà legate alla pesca.
Per questo l’importante in questi casi é cominciare, provarci, tentare ogni strada possibile…perché “da cosa nasce cosa”.
Personalmente sarà un’esperienza nuova per me, certamente molto formativa quanto impegnativa.
Come “coordinatore di progetto” ci ho creduto da subito perché sento di avere la grande fortuna di poter mettere a disposizione il mio tempo e me stesso per il Lago di Garda. Ora non ci resta che incrociare le dita…
Intanto per Peschiera del Garda é arrivata una promozione e finanziamento per un progetto di recupero dell’habitat e ittiofauna…che mi rende davvero soddisfatto e orgoglioso.

(in allegato tre articoli, in copertina e a piè di pagiina, apparsi rispettivamente sui quotidiani: L’Adige, Il Giornale di Brescia e Brescia Oggi).