La Vigilia di Natale del 1928 e le Trote Lacustri

La Vigilia di Natale del 1928 e le Trote Lacustri
É la Vigilia di Natale del 1928, esattamente 94 anni fa…siamo a Peschiera del Garda.
La cooperativa Arilicense di Pesca e Piscicoltura, in accordo con il Podestà Avanzini, organizza una battuta di pesca alla Trota Lacustre nel Canale di Mezzo, per dimostrare al prefetto di Verona, comm. Ruggero Lops e ad altri ospiti illustri, come funziona quello che da molti era considerato il più prolifico stabilimento ittiogenico d’Italia, ovvero il “Regio Stabilimento di Pescicoltura” di Peschiera del Garda.
Le autorità sono sul Viale delle Rimembranze, le barche con i pescatori partono dal Ponte San Giovanni e scendendo nel senso della corrente, trascinano la rete fino ad un cogolo fisso, davanti i Voltoni.
Risultato?
Decine e decine di Trote Lacustri argentee vengono issate in barche, mentre le autorità e gli Arilicensi intervenuti, applaudono da riva nel vedere tanto spettacolo.
Infatti era tra dicembre e gennaio che le Trote Lacustri arrivavano in massa a Peschiera, fregando lungo i canali e le cerulee sponde del Mincio.
Il Mincio allora non era quello che vediamo oggi, canalizzato, era più irregolare nelle sue sponde, ricco di anse e canneto, con molti isolotti lungo il suo decorso, a formare un habitat naturale ideale per ogni genere di specie ittica.
Comunque, immediatamente finita la battuta di pesca, le autorità salgono in barca e si recano al Regio Stabilimento di Pescicoltura, eretto nel 1888 sopra un piccolo isolotto, sotto gli attuali Setteponti.
Le Trote, appena sbarcate dalle barche, vengono “spremute” dalle uova, fecondate e messe nei rispettivi secchi a schiudere.
Lo stabilimento, chiamato dagli Arilicensi il “Capannone di Peschiera”, era vitale per compensare la perdita di Trote Lacustri, dovute al prelievo della pesca, con novellame fatto schiudere attraverso l’attività ittiogenica.
Finita la visita il Prefetto Lops e il cav. Mutto (Segretario Federale del Fascio), si complimentano con Butturini e Misserini, addetti all’opera di fecondazione e con il Podestà perché, con le loro azioni, valorizzano Peschiera e la pesca, che tanto la caratterizza.
Questa storia vera speriamo sia di buon auspicio per il 2023 e per gli anni futuri, verso la ricostruzione del già Regio Stabilimento di Peschiera del Garda e verso tutte quelle attività volte al recupero dell’ittiofauna e dell’habiat…

Buon Natale !!

In foto il Regio Stabilimento di Peschiera del Garda. Foto di fine ‘800 primi ‘900. Alle spalle si vede l’allora ponte doppio asburgico, distrutto insieme allo stabilimento con i bombardamenti del 1944.